Carabane: un’isola gentile nel cuore della Casamance

carabane, isola di carabane, senegal

Carabane è un’isola gentile. Una delle frasi che vi sentirete ripetere più spesso in questo pezzettino di terra sospeso nelle acque della regione di Casamance è on est ensembles. Siamo tutti insieme, tutti nella stessa barca e tutti condividiamo, nel bene e nel male, le stesse gioie e gli stessi dolori. In poche parole, siamo tutti umani.

Tra i vari luoghi che ho avuto modo di esplorare durante questo mio viaggio in Senegal durato un mese e mezzo, l’isola di Carabane rappresenta senza dubbio la mia destinazione preferita. Sarà forse perché le isole, avvolte da quell’atmosfera lenta e selvaggia, esercitano un particolare fascino su di me, ma qui mi sono sentita particolarmente a casa.

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L’isola di Carabane

Carabane si trova nella regione di Casamance, nel sud del Senegal. Ovunque io vada, in qualsiasi paese del mondo, tendo sempre a preferire il sud. Qui i paesaggi caratterizzati da terra rossiccia, deserto e baobab del nord del paese, come la zona di Saint Louis per intenderci, lasciano spazio a distese di mango, mangrovie, palme e a una vegetazione verde e tropicale.

La maggior parte dei viaggiatori decide di visitare Caraban in giornata, o magari di dedicarci una notte soltanto: per quel che mi riguarda la prossima volta che tornerò in Senegal punterò la mia bussola direttamente verso questa isola.

Se avete abbastanza tempo e volete assaporare fino il fondo il vero approccio lazy alla vita, concedetevi qualche notte in più su quest’isola e provate a entrare in contatto con chi la abita: troverete le porte delle loro case e dei loro cuori sempre aperte.

A Carabane mettete da parte qualsiasi lusso. O meglio: il lusso, quello vero e quello naturale ce lo avete davanti agli occhi, tra spiagge dalla sabbia bianca, manghi come se piovesse, palme e il rumore del mare che vi culla prima di andare a dormire.

Il pesce qui è freschissimo: la maggior parte delle famiglie ogni giorno pesca il proprio pranzo e la propria cena.

Quello che manca sono i lussi a cui siamo abituati noi occidentali: internet è praticamente un miraggio. Esiste solo presso l’hotel dell’isola e in pratica funziona (quasi) bene durante una media di 10 minuti al giorno. Non esiste elettricità, ci si alimenta con dei piccoli pannelli solari e non tutte le case ce li hanno. Le zanzare sono tante, anzi tantissime, quindi armatevi di spray, mi raccomando!

Sull’isola ho avuto la fortuna di vivere un’esperienza al limite dell’ancestrale mentre ero a cena con un gruppo di persone conosciute durante la mia permanenza, tra cui ragazze spagnole e ragazzi senegalesi: gli uomini erano appena tornati dalla pesca con un ricco bottino, mentre le donne erano occupate a cucinare per terra, con una bombola a gas e senza luce, illuminate dalla torcia del nostro cellulare. E quello che per me ha rappresentato un’esperienza di viaggio, da questa parte del mondo, nel 2017, rappresenta ancora la quotidianità.

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Come arrivare a Carabane

Per raggiungere l’isola di Carabane è necessario prendere una piroga dal porto di Elinkin. Per i locali il prezzo corrisponde a 500 franchi, ma per noi toubab (stranieri) equivale a 1000 franchi. Inutile stare a discutere, ci ho provato e riprovato ma è così e basta.

Molti turisti raggiungono l’isola facendo un’escursione in giornata da Cap Skirrin – che è molto carina e anche piuttosto turistica.

Se volete raggiungere l’isola da Dakar potete prendere il traghetto che collega la capitale con la regione di Casamance due volte a settimana. Potete scendere direttamente a Carabane o nella città di Ziguinchor e decidere di raggiungere Carabane via terra (e piroga). Qui trovate tutte le info su prezzi e orari del traghetto.

Importante: ricordate di prenotare il vostro biglietto con almeno una settimana di anticipo, altrimenti rischierete di non trovare posto. E no, non è possibile prenotarlo online. Dovrete recarvi direttamente al porto di Dakar.

La regione di Casamance è una terra di mezzo tra Gambia e Guinea Bissau. Può essere raggiunta anche via terra, ma leggende metropolitane narrano di viaggi infiniti e scomodissimi attraversando il confine con la Gambia – dove, a quanto pare, noi italiani dobbiamo pagare una tassa di ingresso anche se stiamo semplicemente attraversando il paese. Avendo già assaporato l’ebrezza di viaggiare a bordo di bus senegalesi ho preferito di gran lunga l’opzione traghetto.

https://thelazytrotter.com/2017/07/14/carabane-senegal-casamance/

Dove mangiare e dormire sull’isola di Carabane

Una volta arrivati sull’isola farete presto a vedere tutti i vari campaments disponibili. Ce ne sono circa 5, uno dietro l’altro proprio a un metro dalla spiaggia.

Io ho alloggiato Chez Hellena, una signora dall’aria super seria ma dal cuore buono. Ma mi raccomando non fate fesserie: se non vi fermate a prendere il tè con lei e suo figlio se la prenderà come un’offesa personale.

Quasi tutti proveranno a farvi fare la mezza pensione. Per come la vedo io, è meglio cercare di contribuire il più possibile all’economia locale.

Per mangiare a Carabane affidatevi alle coccole sapienti della mia famiglia preferita: Chez Ema et Chimer. In pratica si tratta del primo ristorante che vi trovate davanti dopo aver superato l’hotel – quello dove poter andare a scroccare internet e ricaricare il cellulare. Dite pure che vi manda Cristina, sentitevi a casa e date un bacio enorme a tutti, mamma, papà e tutti e quattro i figlioletti.
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Nata in Salento, fin da piccolina immaginavo che le mie bambole provenissero da paesi diversi. Poi sono cresciuta e il mondo intero si è trasformato nel mio parco giochi. Traduttrice Freelance e Travel Writer assetata di storie da raccontare.

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3 commenti su “Carabane: un’isola gentile nel cuore della Casamance

  1. finally my lazy lady is back!! Mi sono mancati i tuoi post!!
    Allora, come è la situazione in termini di acqua corrente? quanto consigli di restare? qual è il periodo dell’anno climaticamente più tollerabile?

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