Ciao,
mi chiamo Cristina
Ciao mi chiamo Cristina, anche se ormai un pò chiunque mi chiama Lazy. Classe 86, passaporto salentino, mi piace definirmi viaggiatrice, content creator e, soprattutto, essere umano.
Sono nata e cresciuta a Lecce, dove ho vissuto fino ai miei 19 anni, godendomi un Salento ancora lontano dalle dinamiche del turismo di massa. Ho frequentato l’università per interpreti e traduttori a Roma, specializzandomi in inglese e spagnolo e sognando, un giorno, di diventare una grande interprete di successo. In occasione della mia festa di laurea, a 24 anni i miei amici mi hanno regalato una PostePay con dentro 500 euro: nel giro di una settimana avevo già prenotato un biglietto di sola andata per Buenos Aires. Quello è stato il mio primo viaggio da sola: 3 mesi zaino in spalla dall’Argentina fino al Perù, via terra. Da quel momento ho capito che no, il mio destino non sarebbe stato quello di diventare una traduttrice di successo a Bruxelles o Ginevra.
Ho iniziato così a diventare tra le pioniere di quella ormai tanto famosa corrente chiamata nomadismo digitale. Ho trasformato il mio computer nel mio ufficio e il mondo interno nella mia casa. Ho vissuto e lavorato ovunque del mondo, dalla Thailandia al Senegal, Australia, Messico, Guatemala e Bali, per nominare alcuni paesi.
Ho aperto The Lazy Trotter spinta dalla mia passione per i viaggi e per la scrittura senza pensare che, un giorno, si sarebbe trasformato nel mio lavoro principale.
Qualche anno fa mi è stata diagnosticata la fibromialgia, una malattia autoimmune che provoca dolore cronico insieme ad altri disturbi. Dopo un momento iniziale di sconforto, ho deciso di affidarmi alla medicina alternativa e di intraprendere un profondo viaggio di crescita personale e spirituale. Come spesso accade quando un business è così intrinsecamente legato all’anima di chi lo ha fondato… insieme a me è cambiato anche The Lazy Trotter, iniziando a trattare il tema del viaggio in modo più olistico. Da consigli di viaggio, itinerari e informazioni utili, a consigli e condivisioni su quello che, invece, è il viaggio dell’anima. Sono sempre stata attratta dall’energia, da quel mondo fatto di percezioni sottili che si sentono ma che non si vedono, che si percepiscono ma che si fa fatica a spiegare. E quantificare.
Il mio percorso personale include lo studio della cristalloterapia, dei tarocchi, la pratica quotidiana di yoga e meditazione e, durante i miei viaggi in America Latina, sono entrata in contatto con la potenza delle piante medicinali che mi hanno cambiato la vita.
Nel 2021 sono diventata mamma di Indigena Bazaar, il mio e-commerce etnochic tramite il quale supporto comunità di artigiane indigene in Messico, Guatamela e altri paesi del mondo, permettendomi di aggiungere un ulteriore tassello nel mio percorso di evoluzione personale. L’obiettivo dei miei contenuti non è solo quello di condividere consigli di viaggio insoliti e alternativi, ma anche quello di raccontare il mio percorso di crescita, amore e accettazione, nella speranza che possa essere di aiuto per chi mi segue.